BG in diretta: aggiornamenti sul conflitto in Ucraina

BG in diretta: aggiornamenti sul conflitto in Ucraina

L’impensabile è accaduto. Nella notte tra mercoledì e giovedì Vladimir Putin, Presidente della Russia, ha comunicato alla nazione l’imminente invasione dell’Ucraina. Motivazioni ufficiali: “difendere le persone che sono state vittime degli abusi e del genocidio del regime di Kiev”. Il riferimento è alle regioni più ad ovest del paese, quella di Donetsk e di Luhansk, dove da anni sono presenti scontri tra movimenti indipendentisti, considerati dagli analisti, filorussi e la stessa Ucraina. Qui vivono infatti importanti comunità russofone, inoltre la regione è molta ricca di giacimenti di carbone. Il suo ruolo di cuscinetto con parte del confine russo, insieme alle due caratteristiche sopracitate, rende questi territori essenziali per la geopolitica mondiale. Il Borghese Giovani ne aveva parlato qua (https://www.ilborghesegiovani.it/2022/01/24/russia-ucraina-e-noi).

Il 12 maggio 2014 le Repubbliche di Donetsk e Luhansk si autoproclamano indipendenti, ma fino a qualche giorno fa non erano state riconosciute da nessuno altro Stato. Putin tuttavia, tra lunedì e martedì, ha interrotto l’unilateralità firmando un decreto di riconoscimento delle due repubbliche secessionistiche. È stato il primo passo verso il conflitto, che si è concretizzato nelle scorse ore. Inizialmente l’attacco russo sembrava indirizzato solo alla difesa di queste zone, lasciando da parte gli altri grandi centri (sembrava possibile solo un coinvolgimento della costa Sud con la città di Odessa, unico accesso al mare dell’Ucraina).

Le previsione però sono state smentite dai fatti. Ci sono stati infatti bombardamenti a Karkhiv, Dnipro e anche nei pressi della capitale Kiev. Gli obiettivi sembrano essere militari, aeroporti ed infrastrutture, ma arrivano notizie anche di scuole ed edifici distrutti. In generale lo scenario è confuso, spesso giungono ai media occidentali immagini e report, ma sono molto spesso imprecisi. Le fonti russe sono inaffidabili, o quantomeno difficilmente accertabili, usate più volte come forma di propaganda dal governo di Putin.

Dure, almeno davanti ai microfoni delle sale stampa, sono state le reazioni dei paesi occidentali. Macron, presidente della Francia, ha affermato che di fronte all’atto di guerra della Russia risponderà senza debolezza. Per Boris Johnson, Primo Ministro del Regno Unito, “Vladimir Putin è un dittatore” e apre, in caso di necessità, al conflitto militare. Anche il Presidente del consiglio italiano Mario Draghi ha detto che l’Italia farà di tutto per garantire sovranità all’Ucraina. Quasi tutti i paesi del mondo hanno preso posizioni simili. Solo la Cina e l’Iran non hanno fatto dichiarazioni di condanna esplicita all’azione bellica.

Spassionati gli appelli dei vertici ucraini: il Presidente Volodymyr Zelensky e il ministro degli esteri Dmytro Kuleba più volte hanno invitato gli altri paesi ad interrompere le relazioni diplomatiche con la Russia. Sono numerose anche le richieste del governo alla popolazione ucraina, come quella di donare il sangue per i soldati feriti.

Mentre il conflitto continua e gli occhi del mondo, terrorizzati, sono rivolti all’Ucraina, anche il Borghese Giovani seguirà la guerra con aggiornamenti periodici nel corso dei prossimi giorni in questo spazio.

Ore 05.45: Il Sindaco di Kiev è Vitalj Klitschko. Prima di intraprendere la carriera politica è stato tra Campione dei pesi Massimi del Pugilato ed è considerato uno dei pugili più forti nella storia dello sport. Insieme al fratello Volodymyr, anche lui campione del mondo molte volte, hanno imbracciato le armi e stanno difendendo la capitale ucraina.

Ore 00.30: Secondo alcune agenzie gli spari e i bombardamenti a Kiev si sono fatti più intensi. Zelensky ha detto che il destino della nazione di cui è Presidente si decide stanotte. Nel frattempo secondo il Washington Post gli Usa si sono detti pronti ad aiutare Zelensky a lasciare Kiev. Per ora il Presidente ucraino ha sempre rifiutato.

Ore 23.24: I siti del Cremlino e del governo russo sono offline.

Ore 23.19: Il portavoce di Zelensky ha detto che l’Ucraina è pronta a negoziare il cessate il fuoco e la pace. “Durante queste ore”, continua il portavoce,”le parti si stanno consultando sul luogo e l’ora del processo negoziale. Prima iniziano i negoziati, maggiori sono le possibilità di riprendere la vita normale”.

Ore 18.24: Stamattina Mario Draghi ha informato la Camera dei Deputati della situazione ucraina. Oltre ai passaggi sulle sanzioni, il Premier ha detto che in mattinata doveva sentire il Presidente dell’Ucraina Zelensky ma non è stato possibile collegarsi per via della vicinanza dei contingenti russi ai palazzi istituzionali. Zelensky ha risposto in modo infastidito attraverso Twitter, manifestando le sue perplessità riguardo agli interventi non incisivi dei paesi occidentali.

Ore 17.55: Prima di iniziare è necessario fare un punto della situazione. La Russia è alle porte della capitale ucraina Kiev, continua offensive a ovest ma sopratutto a sud, dove ha conquistato la città di Cherson, situata in prossimità dell’estuario del fiume Dnepr, importante asset di Zelensky. Il Presidente è ovviamente al centro del dibattito, ha deciso di restare a Kiev, continua a lamentare la debolezza della risposta occidentale ed ha invitato tutti gli abitanti di Kiev di munirsi di molotov e fucili. Russia e Ucraina stanno iniziando a provare a trattare, ma le posizioni, almeno al momento, sembrano essere inconciliabili.

Ore 17.46: Ricomincia la cronaca del Borghese Giovani.

Ore 01.14: La guerra non si combatte solo con gli aerei e le bombe. La stessa Russia più volte ha adottate tecniche di hackeraggio nei confronti dei paesi nemici. Oggi invece è lei ad essere attaccata.

Ore 01.11: Continua il conflitto. Le forze russe sembrano aver circondato Kiev, ma Zelensky ha deciso di restare nella capitale.

Ore 01.05: Hanno fatto discutere le posizioni prese da Biden in conferenza stampa, ritenute dall’opinione pubblica poco incisive. Il Presidente degli Usa ha detto: “Le nostre forze non sono, e non saranno impegnate nel conflitto in Ucraina: andranno in Europa per difendere i nostri alleati della Nato”. Dura la risposta di Zelensky: ”L’Ucraina è stata lasciata sola”.

Ore 18.42: Ha preoccupato moltissimo i media occidentali lo scontro che è avvenuto vicino alla centrale nucleare di Chernobyl. Le ultime agenzie assicurano che gli impianti sono intatti, ma sono passati in mano russa.

Ore 18.35: Joe Biden, che doveva parlare alle 18.30, ha posticipato il discorso alle 19.30. La conferenza stampa è molto attesa: il ruolo degli Stati Uniti durante la crisi è stato molto criticato per via dell’immobilismo e dell’arroganza con cui Washington ha condotto le azioni diplomatiche.

Ore 18.29: Un interessante mappa del New York Times tenta di fare un punto della situazione del conflitto.

 

 

Ore 18.09: I leader dei paesi occidentali iniziano a sanzionare la Russia. Boris Johnson ha detto che le banche russe non potranno accedere alla sterlina e al sistema a pagamento inglese. Ha dichiarato anche che gli Stati Uniti stanno prendendo misure simili.

Ore 16.42: Il prezzo del gas, a causa della guerra in Ucraina, vola alle stelle: +52% dei prezzi in tutto il continente europeo.

Ore 16.32: La Russia risponderà “con inevitabili atti di rappresaglia” a quelle che definisce le sanzioni “illegittime” dell’Unione Europea. Lo ha detto il rappresentante permanente di Mosca presso la Ue, Vladimir Chizhov.

 

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